Foto appartamento di via Dante

Giunti al termine del progetto valutiamone insieme l'andamento.

Con l'obiettivo di rispondere al bisogno di accoglienza di persone che in relazione al covid erano in difficoltà, ma anche di dar loro supporto psicologico-cognitivo ed offrire una situazione positiva di inclusione in ambiente montano (ove necessario staccare dal contesto cittadino), abbiamo attivato una rete di supporto insieme ai CPS del territorio bergamasco.

Una collaborazione nata grazie al contributo di Fondazione della Comunità Bergamasca che vede ospitate 7 persone, in particolare 3 donne e 4 uomini. In tre casi le persone accolte erano positive al covid e avevano necessità di un luogo dove effettuare la quarantena; negli altri quattro casi c'era il bisogno di allontanarsi dalla famiglia per problematiche emerse o ampliate dall'emergenza sanitaria.

Significativo è il fatto che per quattro persone il percorso iniziato in questo modo si è prolungato in un progetto di autonomia abitativa di medio lungo periodo grazie all'instaurarsi di un rapporto di fiducia con gli operatori e di una situazione di benessere all'interno del contesto.

articolo L'Eco di Bergamo sulla Salute Mentale

In bergamasca i posti accreditati per la cura in ambito psichiatrico non sono sufficienti rispetto alla richiesta.

Lo mettono bene in evidenza i gestori dei Servizi del territorio e il Dipartimento di salute mentale e dipendenze dell' Asst Papa Giovanni XXIII nell'articolo curato da L'Eco di Bergamo di oggi: mancano circa 50 posti per adulti nei servizi residenziali e semiresidenziali e altri 14 posti in Spdc.

Ma non si tratta di numeri, si parla di persone

Storie di vite che necessitano di cura e di supporto, che se ben accompagnate possono tornare all'autonomia e ad una buona qualità della vita. Per questo è importante focalizzare l'attenzione sui numeri, per dare dignità a chi sta vivendo un momento di difficoltà ed è giusto riceva le giuste attenzioni.

 

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Gennaio è sempre un mese di bilanci e organizzazione. E' per molti progetti tempo di rendicontazione, spesso spunto di riflessione.

Parlare di Salute Mentale significa aprire il discorso a un vero e proprio mondo che spazia dalla cura nelle sue diverse forme alla lotta allo stigma, all'innovazione. Senza dubbio al centro le persone e il loro benessere. Per questo investiamo in diversi ambiti per favorire l'inclusione sociale di persone con disturbi psichici e lo possiamo fare anche grazie agli enti che ci supportano perché credono nei progetti che presentiamo.

Due le aree in cui stiamo investendo in modo particolare negli ultimi anni e che vogliamo continuare a sviluppare: generare opportunità per abitare in autonomia tramite percorsi di Residenzialità Leggera e Housing Sociale; offrire strumenti per migliorare la qualità della vita, in particolare investendo sulle neuroscienze, con un pensiero alla telemedicina.

Nel 2021 gli appartamenti a disposizione di La Bonne Semence sono aumentati grazie ai 7 nuovi appartamenti di Via Angelo Maj 30, per cui ci siamo concentrati insieme alle dott.sse Steiner e Bruletti del CPS di Boccaleone sull'accesso degli ospiti, progettando percorsi studiati quanto più su misura per permettere continuità e stabilità nella permanenza. Spesso quando una persona si avvicina all'abitare in autonomia è alla sua prima esperienza ed è importante che sia un'esperienza di successo. In questo senso è stato di grande aiuto il contributo dato dal progetto Artemisia del programma Rinascimento del Comune di Bergamo perché non solo ha sostenuto alcuni costi legati alla gestione e all'assistenza, ma ha permesso ad alcuni inquilini di accedere agli appartamenti con tariffe ridotte nei primi mesi. Un aiuto economico non indifferente, soprattutto per alcune persone, perché permette loro di avere l'agio di organizzarsi al meglio per proseguire nel progetto.

Le neuroscienze rappresentano l'altro ambito in cui si è voluto investire. In particolare grazie al contributo della Chiesa Valdese, abbiamo acquistato alcuni programmi per effettuare e somministrare test ed esercizi cognitivi a persone in cura presso le nostre comunità terapeutiche e a ex-pazienti con l'augurio di verificarne miglioramenti cognitivi. I test effettuati evidenziano che attraverso costanti esercitazioni specifiche si riscontrano progressi come aumento della memoria, miglior capacità di gestione del tempo e simili. Aspetti che possono migliorare la qualità della vita delle persone.

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