Residenzialità leggera

Con questo termine si intendono particolari modalità di intervento “[…] che non hanno il loro fulcro nella struttura residenziale, ma che per essere attuati necessitano dell’appoggio di una soluzione abitativa adeguata per il soggetto assistito in strutture svincolate dall’accreditamento. Si tratta di programmi sanitari la cui attuazione è garantita da soggetti accreditati per attività di psichiatria, che favoriscono la risposta a esigenze abitative di utenti clinicamente stabilizzati.
I programmi di residenzialità leggera vengono implementati e finanziati allo scopo essenziale di permettere il completamento del percorso riabilitativo dell’utente. Nel contempo tali programmi per essere realizzati si devono basare sul reperimento di opportune soluzioni abitative attraverso forme idonee di sostegno sociale, da individuare con il concorso degli Enti coinvolti negli Organismi di Coordinamento per la Salute Mentale, anche tramite intese operative e modalità gestionali che favoriscano la fruizione dei diritti di cittadinanza.
Sarà perciò necessario consentire la partecipazione dei cittadini e l’intervento dei Comuni, oltre ad agevolare eventuali convenzioni con il privato sociale[…]”

(dalla Delibera 4221 della Regione Lombardia, corsivi nostri).

Articolazione progettuale

La Bonne Semence ha messo a punto una organizzazione per la gestione degli interventi di Residenzialità Leggera che di articolano in: Appartamenti A, B, Sollievo e il progetto “Vita Autonoma”. Dove la tipologia A consente finalità strettamente riabilitative, la tipologia B di mantenimento e progetto “Vita Autonoma” a finalità di sperimentazione di un abitare fuori casa.

Appartamenti di tipo A

Riguardano interventi di tipo riabilitativo per l’acquisizione di indipendenza e autonomia. Sono sempre accompagnati da progetti di inserimento lavorativo e vedono la costante partecipazione dei CPS di riferimento.
Obiettivo primario è il ritorno, nel breve-medio termine, o al proprio domicilio d’origine o al conseguimento di un livello di autonomia tale da consentire di perseguire forme altre e differenti di vita anche in completa autonomia pur mantenendo i riferimenti clinici con i centri ambulatoriali pubblici.
L’accesso alla Residenzialità Leggera può avvenire sia direttamente dal proprio domicilio, sia come ultimo momento del percorso riabilitativo svolto presso altre strutture della filiera.
Gli interventi possono riguardare anche soggetti non appartenenti al territorio, con una funzione di “palestra di allenamento” per acquisire e consolidare competenze che possono tornare a far parte del bagaglio personale dell’utente e quindi spesi nuovamente nel proprio territorio di appartenenza.
I progetti sono sempre individualizzati, mirati al mantenimento delle competenze e delle autonomie di base, per consentire di condurre una vita sufficientemente autonoma, per superare strutture residenziali quali le comunità, ma che non sono sufficienti per garantire una piena autonomia abitativa.

Appartamenti di tipo B

Riguardano interventi a medio lungo termine per il mantenimento dell’autonomia raggiunta in progetti riabilitativi avviati in diverse strutture (non c’è un tempo massimo fissato dalla regione Lombardia per progetti riabilitativi in residenzialità leggera).
Non si prevede, così come accade per gli interventi realizzati negli appartamenti di tipo A, una spinta all’autonomia marcata, dando per scontato (ma sempre da monitorare) un “già acquisito” circa le autonomie di base.
Gli interventi, comunque individualizzati, sono mirati al mantenimento delle competenze e delle autonomie. La proposta di tipologia B si rivolge ad utenti afferenti dal territorio e per i quali, il poter progettare percorsi riabilitativi di lungo termine, può portare a riconsiderare anche l’appartenenza ad un territorio che può essere modificata nel tempo e ricollocata nel nuovo territorio che diviene “casa” a pieno titolo.

Progetto “Vita Autonoma”

Il Progetto “Vita Autonoma” non si contestualizza in una unità abitativa, ma si connota all’interno dello specifico percorso personale ed è attivabile sia all’interno della tipologia di tipo A che in quella di tipo B.
Il Progetto “Vita Autonoma” assume su di sé il significato di una sperimentazione a termine (da 1 a 3 mesi ) della dimensione dell’abitare in uno spazio protetto, al di fuori del contesto famigliare conosciuto, Ciò consente alla persona di conoscersi all’interno di una convivenza tra pari, di sperimentare e di elaborare il proprio rapporto con l’autonomia che permetta di aprire nuovi orizzonti possibili all’interno del proprio progetto di vita.

Tipologia di appartamenti

Gli appartamenti sono dotati di diverse soluzioni abitative, tutti, indipendentemente dai posti letto, hanno una cucina abitabile, un soggiorno, un bagno e un, spesso terrazzo o giardino.
La Bonne Semence ha attualmente la disponibilità di 31 alloggi e 38 posti letto dislocati sul territorio di Bergamo e provincia.

Organizzazione

Gli interventi sono coordinati da un Responsabile, con figure professionali di tipo educativo, di tipo infermieristico (per il monitoraggio farmacologico e sanitario) e da operatori OSS per la parte più assistenziale e rivolta alle autonomie di base.
E' prevista una supervisione sul lavoro dell'equipe a cura dello psichiatra-psicologo della comunità. La presenza è giornaliera e la reperibilità 24 su 24 anche il sabato e domenica.
Nella tipologia A e nel progetto “Vita Autonoma” viene attivata maggiormente la funzione educativa, mentre in quelli di tipo B assistenziale.
Il coordinamento offre la possibilità di integrare gli sguardi professionali attorno alla progettualità specifica dei singoli percorsi, e di integrarle con la rete socio sanitaria del territorio.

Si allegano:

Regolamento appartamento - RL