Già, perché proprio come in un dopocena in famiglia, Roberto ha preso virtualmente tra le mani l'album delle vecchie fotografie, iniziando a sfogliarlo ripescando storie e volti da un passato, nemmeno troppo lontano, nel quale persone e luoghi serinesi si sono intrecciati alla storia del Papa Buono.
Ecco perché la neonata Associazione Per l'Inclusione - API, ha deciso di indire un concorso per la realizzazione del suo logo che ha messo alla prova gli alunni dei plessi della Valle Serina, con l'obiettivo di mettere su carta usando matite e pastelli la sua importante e delicata mission: l'inclusione.
Nonostante la tematica non fosse particolarmente semplice da disegnare (cosa avreste abbozzato se vi avessimo chiesto di rappresentare "l'inclusione sociale"?!), bambini e ragazzi si sono messi d'impegno e grazie alla loro creatività e al loro speciale punto di vista sul mondo, hanno realizzato 114 disegni (accompagnati da un testo esemplificativo).
Dopo che le opere sono state esposte presso La Bonne Semence a Valpiana per l'intero periodo natalizio, Venerdì 19 Gennaio, durante l'assemblea dell'associazione, sono stati ufficializzati i vincitori: uno assoluto ed uno per fascia di classe. Ovviamente non esistono vincitori senza premiazione, ecco quindi che nel mese di Aprile l'associazione API è tornata a scuola per ringraziare tutti i partecipanti e premiare i disegni che hanno riscosso più successo con materiale artistico. Di seguito il dettaglio:
Un'iniziativa nata dalla collaborazione delle cooperative ProgettAzione, Contatto e La Bonne Semence con i comuni del territorio per sensibilizzare circa la prevenzione e l'importanza dei controlli dello stato di salute delle funzioni cognitivo-intellettuali.
Il progetto è stato esposto venerdì 16 marzo presso la sala civica di Ca' de Rafaei (Serina) durante una serata di presentazione tenuta dal Dott. Cavagna Bruno e dalla Dott.ssa Maggio Claudia.
Un'iniziativa con cui si vuole focalizzare l'attenzione sull'importanza della sfera cognitivo-intellettiva delle persone perché negli ultimi anni molti studi hanno evidenziato l’incremento di affaticamento cerebrale e la precocità dei sintomi.