“A volte nei paesi piccoli la vita è più grande”
E’ una frase di Jón Kalman Stefánsson che Roberto Belotti ha utilizzato per parlare della mostra d’arte appena inaugurata presso la Comunità La Bonne Semence 2. Una frase che ben evidenzia lo spirito dell’evento: un evento che è stato in grado di unire l’intera comunità di Valpiana, alla riscoperta dei tesori racchiusi nella chiesa parrocchiale realizzati dal maestro (o meglio, come egli stesso preferisce definirsi, “professor”) Trento Longaretti e dei legami che intrecciano la vita e le opere questo importante artista bergamasco alle storie e alle vite degli abitanti di Valpiana.
La mostra, dal titolo “Sguardi d’affezione” (curata da Roberto Belotti e Giacomo Tiraboschi e realizzata in occasione del centenario di nascita di Longaretti), è incentrata sul rapporto profondo che lega il maestro a Valpiana, come si intuisce fin dal primo sguardo alla locandina dell’evento che presenta la “Bambina in rosa di Valpiana”, un olio su tavola realizzato nel 1928 quando il pittore non aveva ancora compiuto 12 anni.
Siamo onorati e orgogliosi di ospitare questo evento, promosso dal gruppo Alpini di Valpiana, in collaborazione con la Gamec, l’associazione Longaretti, la Comunità La Bonne Semence 2 e il supporto economico della famiglia Rossini.
Il consiglio che vi diamo (‘rubando’ le parole di Belotti) è quello di passare a trovarci per ammirare la mostra, ma con uno spirito un po’ particolare: non solo osservate le opere, ma soprattutto lasciatevi far osservare dagli sguardi raffigurati.
La mostra sarà aperta ogni weekend e a ferragosto dalle 10 alle 12:30 e dalle 16 alle 20:30