Serina accoglie il suo discendente Palma il Giovane. L’opera Crocifissione del pittore veneziano con chiare origini serinesi è stata recentemente acquisita dalla nostra cooperativa sociale Contatto&La Bonne Semence come segno di legame con il paese e l’intera valle. Venerdì 19 luglio, alle 20.45, presso la chiesa parrocchiale di via Caneva 6 verrà presentata al pubblico dall’esperto d’arte Roberto Belotti.
Abbiamo inaugurato oggi, 13 giugno, due nuovi appartamenti protetti di via Roma, 17 a Camerata Cornello. Si tratta di due belle unità abitative, dotate di tutti i confort di un moderno appartamento, messe a disposizione dall’Amministrazione comunale e ristrutturate dalla nostra cooperativa sociale Contatto & La Bonne Semence, che ospiteranno fino 4 persone della Valle Brembana che stanno attraversando un periodo di difficoltà abitativa.
L’iniziativa è stata possibile grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR – Missione 5 “Inclusione e coesione”), in una coprogettazione che ha visto protagonisti l’ente pubblico con il Comune di Camerata e la Comunità Montana della Valle Brembana e il terzo settore con la cooperativa Contatto & La Bonne Semence, per un investimento di 66.000 euro.
"Questi alloggi rappresentano un passo importante verso l'inclusione e il miglioramento della qualità della vita per coloro che sono più vulnerabili. L'obiettivo di questo progetto è offrire un ambiente sicuro, accogliente e accessibile. Questo traguardo è il risultato di un impegno collettivo. Desidero ringraziare tutte le persone, l’associazione e le istituzioni che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto. La collaborazione e la dedizione di tutti sono state fondamentali per trasformare questa visione in realtà." ha detto Andrea Locatelli, Sindaco di Camerata Cornello.
Per Giovanni Faggioli, direttore della cooperativa Contatto & La Bonne Semence, "questi nuovi appartamenti hanno come primo obiettivo l’inclusione sociale delle persone che saranno ospitate. In tutta la Valle Brembana e in Val Serina siamo impegnati nell’affiancare chi è più in difficoltà in percorsi di accompagnamento che hanno come pilastri fondamentali la casa, la cura e il lavoro che danno dignità ad ognuno".
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Tutti hanno diritto a una seconda possibilità. Anche chi ha una patologia psichiatrica molto complessa e che ha commesso reati.
Oggi – quattro persone accolte dalla nostra cooperativa – sono più autonome e reinserite nella società, grazie a un progetto di vita “de-istituzionalizzato” personalizzato, ovvero al di fuori dei servizi classici previsti dalla legge per coloro che si trovano in questa situazione.
Un percorso non semplice e graduale che ha permesso ai nostri ospiti di vivere in autonomia in alcuni appartamenti della Valle Serina, conquistandosi giorno dopo giorno fiducia e serenità. Dalla Comunità psichiatrica di Valpiana, le quattro persone hanno potuto sperimentarsi – seguiti da un’équipe educativa – in attività sempre più autonome, sia dal punto di vista abitativo che lavorativo e della socialità. Che si traduce in una casa tutta per sé, un lavoro, i colleghi, la gestione della quotidianità e del tempo libero, non più sotto stretta sorveglianza, ma affiancati e supportati nelle scelte da personale competente che non giudica.
Il progetto “Fuori dalle strutture: de-istituzionalizzare fra benessere e complessità” ha potenziato queste opportunità per le persone con patologie psichiatriche sottoposte a restrizioni giudiziarie. Attraverso la nostra esperienza ventennale, concretizzata in diverse forme di appartamenti di residenzialità leggera e housing, abbiamo reso effettive le possibili dimissioni dalle comunità residenziali, evitando così il rischio di istituzionalizzazione delle persone.
Il bando dedicato alla saluta mentale del 2023 della Fondazione della Comunità Bergamasca ha sostenuto l’iniziativa della nostra cooperativa, moltiplicando anche i risultati previsti. Infatti, il progetto prevedeva solo due percorsi di “uscita” dalle comunità verso la vita più autonoma, mentre nell’anno di progetto è stato possibile allargare a ben quattro ospiti quest’opportunità.