Cattura schermo durante il webinar

Lo scorso venerdì 26 febbraio, Beppe Guerini - presidente di Confcooperative Bergamo ha introdotto e condotto un webinar sui temi dell’abitare, del welfare generativo, dell’inclusione sociale e delle sinergie.
Un’occasione per condividere visioni e prospettive sui temi della salute mentale e dell’housing sociale come strumento di cura. La presentazione di un’esperienza di welfare generativo che fa sintesi di più soggetti e si sviluppa tramite sinergie tra pubblico e privato.

Il progetto è nato da Fondazione Morzenti, in particolare da Clelia e Monica Morzenti che avendo ereditato dal padre un terreno in centro Bergamo, tra le varie possibilità hanno deciso di dedicarlo alla costruzione di una struttura che generasse inclusione sociale. Da qui la collaborazione da un lato con la cooperativa La Bonne Semence, realtà attiva nell’area della salute mentale che ha in gestione un terzo degli appartamenti realizzati in via Angelo Maj 30 a Bergamo (2 monolocali e 5 bilocali) per realizzare percorsi di Housing Sociale per persone con disturbi psichici; dall’altro con Fondazione Casa Amica per la gestione dei restanti appartamenti con canone agevolato accessibili a chi si trova in situazione di fragilità economica.

Molteplici sono gli enti coinvolti nella realizzazione del progetto, tra questi cruciali il contributo di Fondazione Cariplo per ultimare i lavori e la stretta collaborazione con il CPS di Boccaleone dell' ASST Papa Giovanni XXIII per l'attivazione dei primi ingressi negli appartamenti. Viste le sinergie e il fatto che forse, come suggerisce Monica Morzenti, Angelo Maj 30 potrebbe essere un modello per altre iniziative di inclusione sociale in città, abbiamo deciso insieme a Confcooperative Bergamo di proporre un Webinar per inaugurare i 7 appartamenti, ma anche per raccontare questa esperienza di collaborazione e le prospettive di cura.

 

Tra gli interventi sono emersi alcuni spunti chiave.

L'housing sociale come modo di abitare basato sulle relazioni e non semplicemente come "avere una casa". Secondo Marcella Messina, assessore ai Servizi Sociali del comune di Bergamo, bisogna tener conto della trasversalità dei bisogni attuali, quindi è necessario pensare all'abitare come a un mezzo che genera benessere, integrazione, comunità. Nel caso di A. Maj questo aspetto viene ampliato grazie a spazi aperti ai cittadini come la sala polivalente e lo spazio commerciale Ad Majora Caffé, il quale è stato pensato con uno scopo solidale: proporre i ravioli Con Cuore prodotti dalla cooperativa Contatto (la quale inserisce nel mondo del lavoro persone in situazione di svantaggio, per lo più con disturbi psichici). 

Il bello che cura, concetto proposto da Giovanni Faggioli direttore della cooperativa e ripreso da Monica Morzenti, secondo cui mettere a disposizione di persone in situazione di fragilità un luogo accogliente, "pensato come fosse per i tuoi figli", è favorevole al percorso di cura. In questo senso la struttura di A. Maj 30 è indubbiamente all'avanguardia: progettata in modo innovativo e tecnologicamente avanzato. A questo si aggiungono gli arredi curati nei dettagli da Il bello dell'usato.

Sono inoltre emersi altri due aspetti che guidano l'operato di La Bonne Semence nei progetti di housing sociale e residenzialità leggera: la fiducia, correlata al senso di appartenenza ad un gruppo, e la leggerezza di cura. Il fatto di concentrarsi sulla parte sana delle persone accompagnandole verso l'autonomia, con la consapevolezza di poter fare affidamento su professionisti del CPS che prendono in carico la parte clinica del percorso di cura (un modello che permette risposte flessibili e costi contenuti).

L'housing sociale come strumento alternativo di cura. Secondo le Dott.sse Serena Bruletti e Vera Steiner del CPS di Boccaleone, l'housing oggi non è solo la fine di un percorso di cura in strutture sanitarie, ma si pone come un'alternativa alla permanenza in strutture sanitarie grazie alla quale con la compatecipazione dei soggetti coinvolti le persone con disturbi psichici possono sin da subito sperimentarsi all'interno del contesto sociale in una situazione ideale in cui cura e integrazione si incontrano.

L'importanza delle sinergie, in senso sociale e operativo-assistenziale ma anche in termini economici. All'interno del progetto di via Angelo Maj vediamo molte realtà coinvolte, tra queste Fondazione Cariplo che, ha spiegato Valeria Negrini - vicepresidente, è molto attenta a finanziare progetti innovativi che realizzino nel concreto i valori della solidarietà, dell’onestà, della generosità e del rispetto, generando valore sul territorio e diffondendo la cultura del bene.

Il welfare generativo come risultato, per cui il capitale investito in progetti sociali sul territorio genera a sua volta economie locali realizzando un circolo virtuoso e una ridistribuzione del valore. In questo senso, spiega Giovanni, sempre più importanti sono gli investimenti da parte di privati in progetti sociali: vale a dire risorse economiche intese come risparmi dei cittadini, donazioni di immobili, fornitura di commesse di lavoro, il tutto a sostegno di imprese sociali che rendono ricchezza al territorio e generano inclusione pagando gli interessi sugli investimenti, gli affitti o rendendo lavoro.

Il servizio di BergamoTV dedicato all'evento:

 

Per approfondire è possibile rivedere l'incontro virtuale a questo link: https://drive.google.com/file/d/1-06a4b5HUOdWv4z0hwr8USyAZkUhrHtL/view

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